L - LAURA
di mia resta.
Mia Resta
marzo 2023
LAURA
Laura è un buon nome di donna che comincia con L.
Laura era mia sorella, maggiore di me di quasi sette anni; e io, nascendo, le avevo usurpato il posto della più piccola, sotto il fratello maggiore di due anni.
Così Laura è rimasta per sempre la figlia del mezzo, la più brava a scuola, forse la meno artista e la più ammiratrice delle opere del nostro padre matematico.
Ma ora, in questo mio ricordo, sono passati 35 anni e siamo a Panama, con il canale ancora – fino all’anno 2000 – proprietà nordamericana.
Stavamo a Panama da quasi 5 anni: mio marito all’Università e io giovane madre di un bambino e una bambina, nati ambedue a Panama.
Nessun parente o amico era ancora venuto a trovarci fino allora, ma finalmente avrei avuto una cara visita: mia sorella Laura, in volo da Buenos Aires, dove io ho vissuto, ho studiato e ho amato.
Laura è venuta ed è rimasta con noi più di un mese nella casa che affittavamo con giardino e parco.
Era una buona fotografa ed è arrivata con un’ottima macchina Fotografica – con F – che, come tutte a quel tempo, faceva foto solo in bianco e nero.
Uscivamo verso il canale, e Laura ci fotografava a noi e al paesaggio.
Andavamo alla spiaggia e lei fotografava le onde e le rocce.
I bambini si mettevano nell’acqua e Laura li fotografava.
Traversavamo il bosco con il nostro auto e Laura fotografava gli enormi alberi e il piccolo auto.
I bambini giocavano nel prato e Laura fotografava i bambini e gli insetti della terra.
Ogni bambino aveva il suo giocattolo preferito e Laura fotografava il bimbo con il suo giocattolo.
Così, fotografia su fotografia, si raccolse il paesaggio di Panama, la storia delle passeggiate, la vita in casa e fuori, e, specialmente, i bambini nei loro giochi e nelle loro storie.
E così si è fatto un libro, cioè un album, pieno di ricordi.
Il libro c’è ancora e racconta, a chi lo guarda, la storia della visita di una zia, in un paese lontano e in un tempo ormai passato.