F - FORMATO INFORMATO E SFORMATO

di ivano mascagna.


Ivano Mascagna
FORMATO INFORMATO E SFORMATO


La nostra famiglia, intesa come i miei genitori, ha formato mia sorella ed il sottoscritto, all'onestà, alla lealtà, all'altruismo con tanta etica, trasmessa con il loro esempio. Anche la scuola dovrebbe formare, ma io a 13 anni, me la sono svignata.
E per tanti anni mi sono solamente informato: “Che sta facendo la Juve?”

Poi un giorno smisi di acquistare Tuttosport e iniziai a formarmi attraverso il volontariato. Sempre e solo minimale, esperienziale, assistenziale. Che buffo! Quando una collega di comunità mi disse: “Tu sei un'intellettuale”. Io con la licenza effettivamente elementare, io che non so argomentare, come da par suo sa fare chi ha le scuole alte! Forse perché è l'atteggiamento che conta?

Ho sempre cercato, nel mio piccolo, di analizzare le situazioni, le dinamiche di gruppo, i comportamenti delle persone. Comunque mi sono fermato lì.
Tra il passare una giornata sui libri o macinare chilometri, ascoltando, parlando, ho sempre preferito toccare con mano le situazioni. Facendo volontariato mi sono formato sul campo, per non parlare di 29 anni di lavoro nel sociale. Ma non sono riuscito troppo a fermarmi per poter diventare una persona che trasmette qualcosa che forma. Troppo sintetico, molto percettivo e vagamente certo.

A me non va di insaponare nessuno: non avrei potuto svolgere il lavoro del rappresentante.
Qualche estate fa a Chialamberto feci molte domande a tre donne anzianotte con il cervello non consumato dagli anni incontrate per strada, ad un certo punto una delle tre signore mi domandò: “Ma lei è un giornalista?”
I colti, gli istruiti, i professori citano gli studiosi, gli scrittori e gli intellettuali, io invece: l'amico, il conoscente, la persona conosciuta per caso.

Il mio apporto è meno qualificante perché non ho studiato sui libri, ma soprattutto perché non ho scalato la montagna del sapere, ma mi sono abbeverato direttamente alla sorgente.

A mio avviso, quando le due anime del sapere si uniscono, vengono fuori delle accoppiate vincenti.
Non è casuale che una delle più complete conferenze a cui assistetti fu quella con due grandi relatori: il mitizzato Don Ciotti, con le articolate, approfondite analisi e denunce concernenti i suoi cavalli di battaglia: l'economia, la politica, la lotta alle mafie, ed il fondatore di Mondo Comunità e Famiglia, Bruno Volpi, che ci illustrò cosa significa fare la scelta di vivere in una comunità.
Nel 1995 al Castello di Fossano, fu molto significativo il confronto tra gli operatori del sociale teorici e i componenti della comunità “Papa Giovanni XXIII”, che rappresentavano “quelli che fanno” volontariamente, tanto bene alle persone.
Non sempre si potrebbe dire la stessa cosa per chi si occupa di persone da stipendiato.

Quando ascolto Radio Tre mi formo, ma se non frequento ambiti dove si cerca di cambiare il mondo, di quel sapere che me ne faccio?
Quando ascolto la cronaca delle partite di calcio, dentro ogni bar potrei conversare con gli sportivi da poltrona.
Al di là di tutto quello che si possa pensare, io ogni mattina mi formo leggendo la Bibbia.
E, come dice il già chiamato in causa Don Ciotti, se ogni persona si occupasse del vicino di casa, il volontario formato non avrebbe modo di esistere.

Nella riunione d’equipe mi informavo, nella supervisione mi formavo e dopo 12 ore di contatti con 10 utenti mi sformavo!
Ma, conoscendo il gioco del calcio dalla A alla Z da ormai cinquant’anni, sono solo informato.
E’ ovvio che sia così, ricordo un po’ di nomi, di date, di partite storiche, mi manca la competenza tecnica di questo seguitissimo sport.
E seguendo la politica e l’economia attraverso i tg o sui giornali, come potrei definirmi informato?
Te lo puoi scordare con gli assaggini dei notiziari e con la lettura dei giornali tradizionali, si potrebbe parlare addirittura di disinformazione.

Il leader de La Paranza del Geco, Simone Campa, mi disse che lui con la sola licenza media teneva incollate alle sedie 200 persone ben istruite, quando teneva lezioni teoriche sull’origine della Taranta salentina.

I miei colleghi di cooperativa che si riqualificano come educatori erano molto limitati rispetto ai giovani laureati in Scienze dell’Educazione e Formazione, mancavano la struttura mentale, la preparazione scolastica e tecnologica per definirsi tali.
Io, pulendo sederi per quasi 15 anni, ho solo potuto segnalare sul diario sanitario se le cacche degli utenti non autosufficienti, “sfornate”, erano formate, parzialmente formate o sformate.

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