O - OMBRA

di carmela como.


Carmela Como 
1 febbraio 2025

OMBRA

Nel mio immaginario infantile conservo le tante scene dei film western alla Sergio Leone in cui i pistoleri si fronteggiano con la COLT sotto un sole cocente. A parte la visione oltremodo violenta, si stanno per sparare reciprocamente, la cosa più impattante sullo spettatore è l’atmosfera immersa nell’afa soffocante. Arizona, Texas, forse, ma anche Sicilia africana! Ora mi spiego i sombrero che tanto mi facevano ridere da bambina. E penso agli ombrelloni delle mattinate al mare. E l'affanno delle mamme nel costringerci a starci sotto.

Ombra, che ossessione! però la trovo una parola straordinaria. Difficilmente qualcuno ci chiede se ci piace l'ombra piuttosto se sei felice, infelice, ecc..

Se dovessi rappresentare me stessa attraverso una metafora, una immagine sceglierei di definirmi Ombra, ma non di chiamarmi Ombretta, riduttivo concettualmente e alterante la misura di per sé. L'ombra è una associazione inevitabile per i mille risvolti che le esperienze della vita ci offrono.

Ombra, Giano bifronte! Non c'è ombra senza luce; Ombra, sliding doors!

Risponde perfettamente al ruolo che la Donna deve avere al cospetto dell'uomo: discreta, silenziosa, efficiente, cooperativa, collaborativa. E nelle situazioni in cui la sua personalità viene ritenuta esuberante deve essere ombra strumentalmente. Possiede qualità che bene si intrecciano con il profilo di Donna Qualunque nella sua Ubiquità di cui non è riconosciuto il divino potere.

In un non lontano passato l’esercizio della sua Identità, ovvero il suo nome completo stampato e diffuso, veniva esercitato soltanto tre volte: alla sua nascita, al suo matrimonio e alla sua morte. E poi Donna/e che vivono all’ombra di un uomo.

Nomenclatura lunga, articolata di un Pantheon di scrittrici, artiste meglio precisate schiere di fotografe, scultrici, pittrici, scienziate, oblio… La voce dell’altra resta in secondo piano, oscurata da un cognome ingombrante.

Michela Murgia, nella sua sofisticata analisi dell’universo femminile, pone l'accento sul processo subdolo di annullamento nell'altro, allorquando strangoliamo il nostro potenziale “e dove quello che sono e quello che possono fare viene dimezzato dalla fatica di adeguarsi ad aspettative false”. “Per amore si può fare molto male, e non vuol dire che chi ti è accanto non ti ama, vuol dire che chi ti ama, ama solo l'idea di te che può accettare, tutte le altre le devi nascondere”. Sotto il sole cocente esplode per contrasto e bellezza il potere assoluto e salvifico dell’ombra che tra le sue prerogative è Anticipatrice, e sempre un passo avanti. 

Non un manifesto per l’otto marzo ma una precisa presa d'atto di rivendicazione per assumere la consapevolezza di possedere a pieno titolo un Posto all'Ombra.


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