Z - La Z di notte

di Monica resta.

 


La Z di notte


Mi giro nel letto, il cuscino sotto il collo per la cervicale. Cerco di immaginare un racconto che inizi con la lettera Z. La stanchezza mi avvolge come una coperta pesante. È mezzanotte, o forse meglio dire lora 0  e, tra sbadigli e sospiri, una fila di Z invade la stanza, prima soavi e poi piano piano più intensi….. 

Laria  ripete parole  Zarina, zucchero, zoccolo, zuzzurullone. ZZZZZZZ…
Mi sveglio di colpo, la stanza è silenziosa ma risuona nella mia mente leco delle  Zete che  continuano a volteggiare, giocando a nascondino..Lorologio complice  sembra rompere il silenzio con uno Zig Zag per rimanere in tema. Eppure il pensiero resta fermo: zero idee. Non uno, non due, ma proprio 0.

Alla fine, mi lascio andare tra le coperte. Forse il modo migliore per non diventare uno zombi al mattino è dormire… e lasciare che le Z facciano il loro giro notturno, danzando tra sogno e realtà.

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